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Aspetta, prima o poi tutto accade

A volte crediamo che la vita ci stia negando ciò che desideriamo, quando in realtà ci sta solo dicendo “Aspetta, prima o poi tutto accade”. Facciamo fatica ad accettare che ogni situazione e ogni evento hanno bisogno di tempo e che raramente il mondo si muove al ritmo che noi vorremmo.

Siamo cresciuti interiorizzando il concetto di “Lo voglio qui e ora, non ho intenzione di attendere oltre”. Ma solo quando percepiamo che ciò che desideriamo davvero non ci arriva nel momento in cui vorremmo, ci rendiamo conto del fatto che ogni desiderio ha bisogno di un tempo di attesa e che la fretta riesce soltanto a far crollare le speranze.
Dobbiamo sforzarci di vivere nel qui e nell’adesso, per stimolare la capacità di attendere e il dono della pazienza. Un dono che ci aiuterà a goderci la vita nel suo lento procedere, che è ciò che le dà senso.

Inizia il tuo nuovo viaggio

Capita di perdersi nelle pieghe delle proprie emozioni, di restare bloccati dalle proprie paure, dall’ inconsapevolezza del proprio valore. Capita di chiudere gli occhi e immaginare come vorresti che fosse la tua vita aldilà delle ombre,  aldilà dei limiti che tu stesso ti poni. Poi capita di avere di fronte a te un faro che ti aiuta a fare luce e che ti fa comprendere quanto puoi arrivare lontano se solo vuoi.  È proprio a quel punto che prendi la decisione di iniziare il tuo nuovo viaggio con… Passione, Determinazione, Leggerezza e Coraggio!

Come arrivare alla Felicità?

Alcuni tra i più importanti ricercatori in questo campo (Seligman, Lyubomirsky e Diener ) hanno elaborato una propria formula della felicità, che può essere così espressa:

F = P + C + A dove F è la felicità, P è il punto determinato neurologicamente, C rappresenta le condizioni di vita e A sono le attività volontarie (Chopra 1994). Notevole importanza assumono le attività volontarie (variabile A della formula), cioè che cosa si sceglie di fare giorno per giorno, che sembrano pesare per il cinquanta per cento sulla felicità totale di un individuo. Le variabili volontarie possono generare un cambiamento  costante e definitivo nei livelli di felicità e benessere perché dipendono, appunto, dalla propria volontà. Quali sono le scelte che ci rendono felici allora? Secondo gli studiosi, rendere felice il prossimo è la scorciatoia per diventare felici. Anche dedicarsi all’ espressione creativa, genera risultati positivi le cui conseguenze durano una vita intera. Le passioni, come la lettura di un buon libro, lo sport, un hobby, e in generale tutte quelle attività che ci impegnano in un compito, che implicano una sfida con noi stessi e che comportano una crescita psicologica, ci permettono di raggiungere uno stato accresciuto e permanente di benessere.La felicità, infatti, ha una dimensione emotiva che difficilmente può essere compresa attraverso un pensiero logico-razionale. Quindi ti propongo un  breve e facile esercizio che ti aiuterà a connetterti con  la tua personale visione della felicità.

Esercizio di “brainstorming di parole”, sfrutta il potere associativo della mente. Munisciti di una penna e di un foglio bianco; al centro del foglio, scrivi la parola: felicità. Poi, intorno alla parola “felicità” scrivi di getto tutte le parole che associ istintivamente alla parola “felicità”; vai a ruota libera, senza riflettere, e senza domandarti se ciò che scrivi abbia un senso oppure no, non ti censurare. Scrivi tutte le parole che ti vengono in mente, per circa un minuto. Probabilmente ti sarai accorto che le parole che hai scritto hanno a che fare con la tua idea di felicità, con qualcosa che associ alla tua felicità, o che pensi possa renderti felice. Per quanto tutte le persone cerchino la felicità, non esiste una sola persona al mondo che scriverebbe le stesse parole che hai scritto tu.Tutte le persone vogliono essere felici, ma ognuno ha un’idea diversa di che cosa sia la felicità e di che cosa possa renderlo felice. Se considerassimo la felicità come i frutti di un albero, potremmo osservare che ognuno identifica la propria felicità con un albero diverso: c’è chi preferisce il gusto asprigno di un pompelmo, chi quello dolce del caco. I rami rappresentano le azioni e i comportamenti che mettiamo in atto: i frutti non maturano per caso, sono il risultato di scelte e azioni mirate. Il tronco rappresenta la forza interiore, il coraggio, l’abilità di resistere alle difficoltà della vita. Le radici sono i nostri valori e le nostre convinzioni più profonde: ciò cui diamo importanza e significato. Un primo passaggio può essere quello di capire qual è il proprio “albero della felicità”. Quali sono i frutti della felicità che ricerchiamo? Ognuno ha un modo diverso di farlo. È importante ricostruire la propria esperienza interna di felicità, perché la nostra felicità dipende anche dai criteri che utilizziamo, cioè dal nostro modo di sentirla. E i criteri sono modificabili, e normalmente si modificano più volte nel corso della vita.

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